Varanasi è l’ultima tappa del nostro viaggio ma avrebbe bisogno di un capitolo a parte. Può essere considerata la fine o l’inizio di tutto, Varanasi è tutta l’India di tutti i tempi concentrata in una sola città. È il misticismo allo stato puro, l’energia presente qui sembra ultraterrena, tante cose per noi inspiegabili per gli hindù prendono un significato spirituale e quotidiano, mi sono elevato ad ogni respiro e ad ogni passo, mi sono stupito emozionato ed incantato ma in maniera più forte mi sono innamorato di questa città dalle mille sfaccettature. Quando si arriva a Varanasi che sia la prima volta oppure sia una delle tante si ha la sensazione di appartenerci, sembra di esserci nati o comunque già vissuto in qualche vita precedente... per me è così, lì c’è qualcosa di mio ed in me c’è qualcosa di Varanasi da sempre. In questa città c’è l’incontro tra la vita è la morte dove l’una e strettamente correlata all’altra ed ognuna assume un significato differente da ciò che viene insegnato a noi. La vita non è quella materiale ma viene ricercata l’elevazione della spiritualità in ogni gesto, per rutto il giorno e anche la notte, sui ghat ci si rivolge alla madre Ganga per purificare il Karma, si recitano preghiere o semplicemente ci si siede in meditazione. Ciò che invece unisce la vita alla morte è la pratica della cremazione, sui ghat appositi si cremano circa 200 cadaveri al giorno e questa pratica ai svolge alla luce del sole perché si vuole condividere anche questo passaggio considerato davvero importante se avviene proprio qui, questo chiude il ciclo delle reincarnazioni e si raggiunge il nirvana. A Varanasi ho potuto conoscere un membro della setta degli Aghori, sono sadhu che vestono di nero e vivono principalmente nei crematori, sono cannibali ed effettuano pratiche tantriche sotto effetto di alcolici e stupefacenti, insomma davvero dei personaggi strani... ah dimenticavo, spesso sono nudi e portano con loro un teschio umano, inutile dire che non vengono visti di buon occhio dal resto della comunità. Ma Varanasi non è solo i ghat, io ad esempio adoro perdermi tra i vicoli che si annodano in tutta la parte vecchia della città... attenzione perché il rischio è davvero quello di perdersi ma non c’è esperienza migliore, qui c’è la vita vera non perdetevelo assolutamente.
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