Perché ho scelto di fare il fotografo ad Asti

Con la mia passione per il viaggio e il reportage fotografico avrei potuto finire dappertutto. Forse l’ho fatto, in effetti, ma alla fine sono sempre tornato ad Asti. Più precisamente Moncalvo, a dire il vero, nel cuore del Monferrato. Però Asti resta effettivamente un punto di riferimento importante, professionale e non. Da fotografo professionista ne ho cercato gli scorci più belli, i corpi della sua gente, i sorrisi e i colori. Mi piacerebbe essere in grado di coglierne anche altri aspetti, come il rumore di fondo di quella sua vita ancora a misura d’uomo e i profumi che escono dalle finestre delle case al tramonto. Cerco di farlo sempre ma non è facile. Bisogna scattare foto naturali, quelle che quando le guardi hai proprio l’impressione di sentire il suono e il profumo della vita che circonda quell’attimo impresso. Quando fotografo Asti, cerco sempre quell’affresco di vita che vi si nasconde dietro. Quello per cui sono sempre tornato.

Fare il fotografo ad Asti significa anche non essere mai isolato dalla scena. L’offerta culturale riguardo alla fotografia è sempre molto attiva e viva. Mostre, incontri ed esposizioni abbondano, anche mentre scrivo queste righe. Potete consultare un qualsiasi portale turistico per rendervene conto. Anche quando la fotografia non è al centro del discorso la vita culturale di Asti ha sempre da insegnare. Gli eventi gastronomici locali, i concerti e il teatro, solo per citare alcune tipologie di eventi sempre presenti ad Asti, aiutano a sviluppare quel senso estetico necessario a capire la vita che abita questi posti così da scattare fotografie sempre vere e vive. Intorno al tartufo e alle carni a cui dedichiamo le nostre sagre, i dolci tipici che con la scusa delle feste cerchiamo avidamente e la musica variegata che esce dalle nostre serate, fra musica jazz, concerti di classica e quelle serate che potremmo dire popolari dove conta solo divertirsi, si costruisce quella vita che rende Asti così unica, e che regala scatti preziosi al fotografo che sa catturarla.

Asti è una città d’arte, di quelle vere. Seconda forse solo a Torino per quanto riguarda il Piemonte. Una tale ricchezza di monumenti e luoghi di interesse è un ingrediente fondamentale. Aiutata forse anche dalle sue dimensioni “sostenibili” Asti ha saputo costruire la sua vita sociale nelle piazze e negli scorci del centro, fra monumenti e chiese, creando il contesto perfetto per tenere alto quel senso estetico vero che rende tutto migliore. Non si tratta solo di bellezza perché è qualcosa di più. Si tratta di vedere come la gente gravita intorno alla storia della città, come la reinventa e come la integra nella propria vita. Se esco senza la macchina fotografica ad Asti torno sempre con il rimpianto di qualche scatto mancato che sarebbe stato perfetto. Corso Dante e Corso Alfieri, per citare due vie fra le più note, portano nomi importanti che forse influiscono, magari in modo anche impercettibili, su come si evolve la vita oggi. Le larghe piazze fanno da aggregatrici della vita sociale, mentre i piccoli scorci, come quelli che circondano le numerosi torri, quella Rossa, Torre Quartero, Torre De Regibus, e i numerosi palazzi, da Palazzo Natta fino a Palazzo Zoya, regalano scene più pittoresche. Potremmo chiamarle scorci di vita, mentre le piazza regalano immagini con più ampio respiro, quasi come se lo spazio che ci circonda influisse sulla nostra vita. Difficile scegliere cosa preferisco fotografare. D’altronde posso averli entrambi stano qui ad Asti.

C’è chi considera fare il fotografo di matrimoni una forma popolare di fotografia, inferiore a molte altre. Si sbagliano. In affresco di vita come Asti, così ricco di bellezza vera, diffusa e spontanea, come può essere che il più bel giorno di tutti sia da meno? Sposarsi ad Asti non è mai banale, e questo vale per tutto il Monferrato. Sposarsi qui significa celebrare la qualità della vita a cui tutti siamo in fondo grati, inclusi credo anche quelli che più si lamentano, quelli che magari né sono contenti ma non se ne rendono conto. Crescere ad Asti mi ha insegnato ad apprezzare il cibo buono, amare quello speciale, le sfumature di sapore del vino e delle persone. Tutto questo si trova nel giorno del matrimonio esaltato come mai prima. Bellezza e gioia: sposarsi ad Asti significa decisamente questo. Sono orgoglioso allora, e sicuramente anche contento, che fare il fotografo ad Asti sia il mio lavoro. Fotografare eventi, creare scatti d’arte e partecipare ai matrimoni, sono tutte cose che qui ad Asti hanno un sapore speciale.

D’altronde nessuno mi vieta di viaggiare, lo faccio e continuerò a farlo. Sapere che poi alla fine si torna ad Asti diventa così la ciliegina sulla torta di un viaggio perfetto.

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